Codice ATECO Avvocato: Tutto Quello che Devi Sapere

Di cosa parleremo

Vuoi avviare la tua attività legale ma sei confuso su quale codice ATECO usare e quali adempimenti compiere?
Scegliere il codice sbagliato può compromettere il regime fiscale, l’iscrizione alla previdenza giusta e rallentare l’avvio della tua attività.
Questa guida ti spiega in modo chiaro e completo il codice ATECO corretto per avvocati, come aprire la Partita IVA, quali regimi fiscali e contributivi considerare e i requisiti necessari per esercitare.


Cos’è e a cosa serve il codice ATECO per avvocato

Il codice ATECO è la classificazione ufficiale dell’attività economica che devi indicare quando apri una Partita IVA. Per la professione di avvocato, il codice corretto è 69.10.10, che comprende:

  • Assistenza e rappresentanza legale nei processi civili, penali e amministrativi
  • Consulenza giuridica
  • Attività stragiudiziali e mediazione

È fondamentale per definire il corretto inquadramento fiscale e previdenziale dell’attività forense.


Requisiti per esercitare la professione forense

Per svolgere legalmente l’attività di avvocato in Italia, devi:

  • Aver conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza
  • Aver svolto 18 mesi di pratica forense presso uno studio legale
  • Superare l’esame di abilitazione
  • Iscriversi all’Albo degli Avvocati e alla Cassa Forense
  • Stipulare una polizza di responsabilità civile professionale
  • Rispettare l’obbligo di formazione continua

Come aprire la Partita IVA come avvocato

Puoi aprire la Partita IVA presentando il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate, in autonomia o tramite un consulente. Il codice ATECO da indicare è 69.10.10.

In casi particolari, come per i praticanti non ancora abilitati, può essere utilizzato un codice alternativo come 74.90.99, riservato ad altre attività professionali non classificate altrove.


Regime fiscale: forfettario e coefficiente di redditività

Il regime forfettario è particolarmente vantaggioso per chi inizia l’attività legale. Con il codice ATECO 69.10.10 si applica:

  • Coefficiente di redditività del 78%: solo questa parte del fatturato è imponibile
  • Imposta sostitutiva al 5% per i primi 5 anni (poi al 15%)

Esempio pratico:

Fatturato annuo: 50.000 €
Reddito imponibile: 50.000 € × 78% = 39.000 €
Imposta sostitutiva (5%): 1.950 €


Contributi previdenziali alla Cassa Forense

Tutti gli avvocati con Partita IVA sono obbligati all’iscrizione alla Cassa Forense, che prevede:

  • Contributo soggettivo: 16% del reddito professionale netto
  • Contributo minimo: circa 2.750 € annui (dato 2025)
  • Contributo integrativo: 4% da applicare in fattura al cliente

Per i giovani professionisti sotto i 35 anni, sono previste agevolazioni contributive con riduzioni fino al 50% per i primi anni.


Perché è importante scegliere il codice corretto

Il codice ATECO corretto è essenziale perché:

  • Definisce la tua categoria fiscale
  • Determina il coefficiente di redditività nel regime forfettario
  • Stabilisce l’obbligo di iscrizione alla Cassa di previdenza adeguata
  • Evita errori, sanzioni e complicazioni nella gestione della Partita IVA

Una scelta errata può comportare problemi fiscali e previdenziali futuri.


Riepilogo dei vantaggi

  • Il codice 69.10.10 è il codice ufficiale per avvocati abilitati
  • Permette l’adesione al regime forfettario con aliquota agevolata
  • Prevede un coefficiente di redditività favorevole
  • Garantisce l’iscrizione corretta alla Cassa Forense
  • È compatibile con l’attività esclusiva o in collaborazione

Conclusione

Se sei un avvocato o stai per diventarlo, il primo passo per avviare la tua attività professionale è scegliere il codice ATECO giusto. Il 69.10.10 rappresenta la tua professione in modo chiaro e ti permette di aderire a regimi fiscali vantaggiosi e inquadramenti previdenziali corretti.

Fare le scelte corrette fin dall’inizio ti consente di lavorare in tranquillità, rispettare la normativa vigente e risparmiare tempo e denaro.


FAQs

1. Qual è il codice ATECO corretto per avvocati?
È il 69.10.10, dedicato alle attività legali e forensi.

2. Un praticante può aprire Partita IVA?
Sì, ma potrebbe usare un codice diverso, come il 74.90.99, finché non è abilitato.

3. Posso accedere al regime forfettario come avvocato?
Sì, se rispetti i requisiti: massimo 85.000 € di ricavi e nessun rapporto di lavoro dipendente prevalente.

4. Qual è il coefficiente di redditività per avvocati?
È del 78%, e si applica per il calcolo dell’imposta sostitutiva in regime forfettario.

5. Devo iscrivermi alla Cassa Forense anche se fatturo poco?
Sì, l’iscrizione è obbligatoria con Partita IVA, ma esistono agevolazioni per i giovani e per i primi anni di attività.

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